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martedì 25 giugno 2013

Il voler bene...



 I legami che ci vincolano a volte  sono impossibili da spiegare..
ci uniscono anche quando...
 sembra che i legami si debbano spezzare.
 Certi legami sfidano le distanze  e il tempo e la logica...
  perchè ci sono legami che sono semplicemente
 destinati ad esistere!
Perché il voler bene non si compra,
 non si vende,
né si può evitare:
il voler bene succede.

Gioia nel cuore a tutti noi!

martedì 18 giugno 2013

Con stupore... contempliamo la "Bellezza"..



…lo stupore, la meraviglia,
sembrano non solo parole ma anche esperienze d’altri tempi.
Forse ormai siamo troppo efficientisti e calcolatori
da dimenticare la bellezza delle cose semplici.
Ritorniamo a guardare con il cuore
o con gli occhi della fede la crescita di un fiore
e scorgeremo la bellezza
dell’alberò che diventerà…
Ritorniamo a guardare oltre le cose,
le situazioni e le persone
e forse coglieremo i segreti Disegni del "Creatore"
che con il nostro SI  alla vita..
diventeremoo vere Opere d’arti!
Un sorriso e gioia a noi..

domenica 9 giugno 2013

Tre donne si raccontano..



Tre donne andarono alla fontana per attingere acqua. Presso la fontana, su una panca di pietra, sedeva un uomo anziano che le osservava in silenzio ed ascoltava i loro discorsi.
Le donne lodavano i rispettivi figli.
"Mio figlio", diceva la prima, "è così svelto ed agile che nessuno gli sta alla pari".
"Mio figlio", sosteneva la seconda, "canta come un usignolo. Non c'è nessuno al mondo che possa vantare una voce bella come la sua".
"E tu, che cosa dici di tuo figlio?", chiesero alla terza, che rimaneva in silenzio.
"Non so che cosa dire di mio figlio", rispose la donna. "E' un bravo ragazzo, come ce ne sono tanti. Non sa fare niente di speciale...".
Quando le anfore furono piene, le tre donne ripresero la via di casa. Il vecchio le seguì per un pezzo di strada. Le anfore erano pesanti, le braccia delle donne stentavano a reggerle.
Ad un certo punto si fermarono per far riposare le povere schiene doloranti.
Vennero loro incontro tre giovani. Il primo improvvisò uno spettacolo: appoggiava le mani a terra e faceva la ruota con i piedi per aria, poi inanellava un salto mortale dopo l'altro.
Le donne lo guardavano estasiate: "Che giovane abile!".
Il secondo giovane intonò una canzone. Aveva una voce splendida che ricamava armonie nell'aria come un usignolo.
Le donne lo ascoltavano con le lacrime agli occhi: "E un angelo!".
Il terzo giovane si diresse verso sua madre, prese la pesante anfora e si mise a portarla, camminando accanto a lei.
Le donne si rivolsero al vecchio: "Allora che cosa dici dei nostri figli?".
"Figli?", esclamò meravigliato il vecchio. "Io ho visto un figlio solo!".