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sabato 21 luglio 2018

Ti rispondo...


Una risposta a chi si lamenta nella vita in Italia:

Cara Marta, oggi mi dai possibilita' di rendere testimonianza. 
Si, da straniera ho vissuto all'estero in mezzo ai poveri, ma poveri. 
Famiglie senza dove appoggiare iL capo,mamme giovani venute dal sud con il giovane marito, nasc
evano bimbi, nella paura del domani,del travaglio della mamma che senza la lingua del posto non sapevano come partorire e piangevano di paura, tanta, paura nei medici, che non sapevano come sbrigarsela, famiglie affamate di companatico, ragazzi venuti dalla nostra terra disperati di droga, che piangevano e cercavano la mamma, ma la droga era il loro Dio. 
Malati psichici, che venendo all'estero pensavano di trovare la pace e la felicita'. 
Si tanta fame nei poveri. 
Credimi raccontartelo non mi e' facile, piango insieme al loro. 
Poteva fare breccia la Parola che si fece carne 2000 mila anni fa? 
L'annunciavamo ma se non intervenivamo era quello importante , l'umano. Dopo il lavoro la casa la scuola cercavano di piu', lascio a te le considerazioni. 
Ho conosciuto ricchi saturi del troppo,del bello dell'avere, stanchi, annoiati, delusi, disperati nel vuoto. Ecco nel Vuoto la parola chiave, li non puoi piu' cercare, come nei poveri, la speranza di tempi migliori. 
No li' non ha piu significato combattere, per che cosa? Hanno tutto, neanche piu' i valori, fanno leva su loro, 
La stanchezza psichica e fisica e allo estremo,. 
Li', ho visto l'Annuncio essere accolto nella disperazione.....oppure..... 
Lascio a te le conclusioni. 
I sacerdoti oggi debbono ben sapere chi hanno davanti, 
spiritualmente. 
Un Uomo affamato e uno disperato, un uomo fatalista che aspetta, la divina provvidenza che cambi la sua situazione di fame o di indigestione. 
Si l'uomo nel suo complesso, cn la propia storia culturale, famigliare e spirituale, in tutte le nazioni del mondo 
Ecco Dio, e' il Dio di tutti, di tutte nazioni lingue colori di pelle religioni, ama tutti, non ci sono differenze, Lui ci aspetta nella disperazione, quando avremo da noi allontanato tutti i pregiudizi, intelletualita' giochi di parole e fatti, nell'avvenimento storico di ogni persona. 
Lui e' l'amore infinito, non bastano sacerdoti, anche noi siamo chiamati. Grazie. 

Ecco il punto, la scelta finale

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